Tirando le somme (part.1)

“…se guardi indietro ti accorgi di quanto tu hai fatto per te stesso e mai per gli altri. Nel mio caso per le altre..”

tratto dal film Alfie


Potrei iniziare con...“ma quanto sei stronzo Daniele”... “caro il mio-ex Vetto sei proprio una merda di uomo”…”ma quanto tempo ho perso con te… ok, certo... mi hai dato molto ed ora mi hai tolto tutto tes#[[@ di c[#@1)o”…ecco questa è stata l’ultima dell’ interminabile compilation.

Il pueblo si chiede… ma dove cazzo vuol andar a parare sto personaggio…Leggete tra le righe e capirete.

"… l’altro ieri la visione di una foto ha scosso quel poco di umano che a volte mi trovo nella parte alta sinistra del corpo… lì esatto, dove senti bussare qualcosa dall’interno…

La foto è di una mamma,(mia amica), con due micro-corpicini già sorridenti che si cercano…la cercano ed attendono di ricevere istruzioni…sì istruzioni. Due piccole creature che vogliono un significato delle loro future azioni….

Vi chiederete cosa tutto questo possa centrare con la prima parte del post…beh certe sere ti va proprio di tirare una riga (e non quella che pensate voi, menti malate) e ti avvicini a te stesso, ti avvicini a quel muscolo descritto precedentemente che accumula affetto, amore ma anche tutti i suoi antipodi. Ti chiedi se mai arriverà anche per te quel giorno… Io che mi esalto quando esco dal salto grabbando la tavola in rotazione 360 e sfracellandomi al suolo, io che mi esalto quando sento il vento scivolare sulla mia faccia e 8 ruote di gomma rotolanti sull’asfalto, io che mi esalto quando parte l’inizio di Alive dei Pearl Jam, io che mi esalto quando mia madre mi dice di abbassare lo stereo perché per lei Alive dei Pearl Jam significa solo alzare il volume della tele per vedere un attore e rivedere in lui suo figlio (per la cronaca questa settimana ero George Clooney – ti voglio bene), io che mi esalto quando per 2 mesi tra prove e debutti senti un applauso di 4 gatti che sono venuti a vederti a teatro e scoppi in lacrime dietro le quinte perché hai avuto la più bella emozione della tua esistenza, io che vedendo un ragazzo della tua età spingere una palla all’interno di un rettangolo bianco ti fa uscire tutta la rabbia in un urlo liberatorio, ed io che vedendo quella foto non riesco a capire perché non sono ancora pronto a stringere quella piccola mano e fargli capire che lo snowboard è uno stile di vita e non una moda, che i Pearl Jam valgono più di 10 Vasco Rossi o Ligabue, che la nonna alza la televisione anche quando è sola in casa perché tende alla sordità, che l’Inter ti farà soffrire ma sarà il tuo primo amore, che i pattini in linea sono come la vita, cioè quando sei con il culo per terra l’unica soluzione è rialzarsi ed andare avanti e che…. papà finora ha recitato per essere apprezzato".

6 commenti:

Anonimo ha detto...

io che piango di fronte alla bellezza di un quadro o per le parole di una poesia, io che mi emoziono mentre vedo una patatina friggere nell'olio bollente, io che ho vissuto in un mondo di ombre grigie per tanto tempo e che solo grazie a te è ritornato di nuovo a colori, io che conosco la tua gioia di vivere, ma anche il tuo egoismo più profondo..posso dirti che anche per te arriverà quel magico Momento in cui ti sentirai pronto ad insegnare tutto a quella piccola creatura. Un bacio

Anonimo ha detto...

La domanda sorge spontanea...
Vetto ki hai rischiato di ingravidare????
Rock'n'Roll!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

non c'è nessuna creatura... non equivocate!!

Anonimo ha detto...

Dopo essere stata citata in questo post come faccio a non lasciare un commento?!
"...bisogna allontanarsi dall'isola per vedere l'isola e non ci vediamo se non ci allontaniamo da noi stessi..."
Credo che non ci sia altro da aggiungere...
G.

Anonimo ha detto...

So che non dovrei ma stasera mi va di tornare indietro sui miei passi. Si, forse le parole che ho lasciato in questo ultimo commento sottolineavano un'immaturità verso il tuo pensiero e verso la tua persona che mi ha portato a non capirti, a giudicarti.
Sarà quello che mi è capitato ultimamente ma finalmente riesco a cogliere un altro senso al tuo egoismo e, in un certo senso, questa visione ora mi appartiene.
Ora sono consapevole di quanto sia molto più importante far tesoro di quelle emozioni effimere, ma che in un certo senso ti arricchiscono la vita, piuttosto che aggrapparsi a qualcosa che non rappresenta il proprio obiettivo e che si scosta dal "cammino comune".
Sentire, magari anche ambivalentemente, ma sentire sempre e comunque.

Ps: si, ok, sono ufficialmente pazza...

Anonimo ha detto...

Felicità=egoismo, egoismo in senso buono, si intende.
Questa è la Vetto's therapy.
Provare per credere.
Funziona davvero, anzi forse è il segreto per vivere sereni.
Grazie Vetto e grazie al destino che ci ha fatto incontrare: peccato però che non era il momento giusto!
Va bè, non si può avere tutto dalla vita!
Ciao!