Come non spendere 2 parole su quello che è successo domenica scorsa in quel di Parma. Sto parlando dell’ottava meraviglia del mondo.
Giuro scriverò solamente due parole sulla mia squadra del QQQUUUOOORRREE. La sola, la magica, la pazza… quella che ti fa soffrire, quella che quando ieri notte ho sognato serpenti: al risveglio ho subito pensato che erano tutti biscioni nerazzurri… L’INTER.
Molti autori hanno speso parole e sudore per descrivere questa “cosa”…sì perchè di "cosa" si tratta. L’Inter non è squadra, non è umana, non è palpabile, non si può toccare… è un qualcosa che hai dentro fin da bambino. Non siamo noi a scegliere lei, ma è lei che sa dove cercarci e darci la possibilità di credere che sia tua… ma è sempre il contrario.
Perché è lei che sceglie….Il perché è un mistero. Fin da piccolo devi avere coronarie forti, non puoi essere dell’Inter se sei debole di cuore. Perché quando in campo vedi 11 mercenari che vestono i colori più belli del mondo ti dimentichi quanto quelle merdacce guadagnino. Perché quando entri a San Siro e 80.000 cristiani incominciano a cantare “Peppino Prisco Prisco Prisco facci un gol” senti lo stomaco che si attorciglia, lo vedi ancora davanti ai tuoi occhi quando fuori dallo stadio di Berlino salta con noi all’urlo “Chi non salta rossonero è”. Perché Giacinto Falchetti non ha mai alzato la voce contro quel sistema che è anni luce lontano dalla sua vecchia Inter, quella di giocatori magri e con la canottiera di lana sotto la maglietta che pesava
Sempre e comunque Forza Inter
1 commento:
Amala
Pazza Inter
Amala
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