..da Jaipur al ricordo








….la prima cosa che mi è venuta in mente è stata, scrivo solo: “Grazie India e buonanotte ai suonatori…!!!”.

Ed invece egocentrico come sono ho detto NO!!! Lo devo…soprattutto per il rispetto di quelle persone (martiri) che hanno continuato a seguirmi per tutto il viaggio.

Dove eravamo rimasti??? Ah sì, a Jaipur, Rajastan… Lascio la città nel primo pomeriggio e affronto le mie belle 6 ore di treno per Delhi…Durante il tragitto un chiodo fisso grosso come un missile: “Arriverò nella capitale di notte, conosco già il finale!!! Questo vuol dire: litigare con il ciclo-risciò tassista, far più fatica a trovare il letto dove posare le terga, ma soprattutto saltare la cena….E come volevasi dimostrare: appena arrivato alla stazione di New Delhi sono stato preso d’assalto da centinaia di autisti ciclo-risciò, ne ho scelto uno e ci siamo persi per Delhi…persi vuol dire che pioveva, lui non sapeva la strada e neanche un’anima pia per chiedere info…alla fine ho puntato per la YWCA: suore e preti, ma dulcis in fundo: cucina chiusa e a letto con una bottiglia d’acqua. Avevo dimenticato di dirvi che era dalla colazione del giorno prima che non vedevo pietanze!!! La fame che brutta roba…!!!

Delhi è la città, la metropoli, la capitale…e quindi potete immaginare tutte le sfumature che una città ENORME può avere…. Dimenticavo: è una città che vive per l’arte, non si direbbe, ma in tutta la settimana c’è sempre qualcosa di nuovo, ragazzi giovani che si impegnano a far vivere la città nei suoi aspetti…sia tradizionali che d’avanguardia.

Chiudo a Delhi e di conseguenza il mio viaggio….tirando le somme che posso dire se non grazie India. Ero arrivato con il timore della prima scottatura di 4 anni fa…ed invece mi ha accettato e cullato tra i suoi posti magici e mistici.

Quello che suggerisco a tutti è quello di prendere il vostro zainetto, riempirlo fino ad un massimo di 8 Kg e partire per la vostra piccola avventura. Per coloro che hanno paura, non vi preoccupate, e lo dico soprattutto agli uomini che continuano a dirmi “Ma come fai, da solo”….beh non ho mai incontrato tanta gente come quest’anno. Fortunatamente italiani ne ho incontrati l’equivalente pari a ZERO…!!! Fantastico, parlare inglese per 20 giorni filati…

Ringrazio i ragazzi e le ragazze che ho conosciuto durante tutto il viaggio (anche se dubito che leggeranno il mio blog). Gente la quale ho condiviso solo poche ore della mia vita, ma parlare con chi non ti conosce è un ricostituente, soprattutto mi sono accorto che noi Italiani siamo ancora troppo piccoli per far parte di quella Europa molto più emancipata di noi (discorso troppo complicato che non mi va di affrontare)…e quando parlo di sviluppata intendo da un punto di vista mentale…siamo ancora troppo piccoli….quindi, grazie a Rupert, Anne, Sterinne, Maryel, Mamu, alle ladies australiane e all’autista del risciò che mi ha fatto penare per un’ora nel mezzo della notte!!! Ti ho maledetto, ma alla fine leggevo nei tuoi occhi il desiderio di portarmi a destinazione e sentivo il tuo disagio nel non riuscirci….tvb!!!

Credo di non aver dimenticato nessuno….o meglio, loro non li ringrazio neanche, perché mi sentirei troppo inutile per farlo. Ringrazio i bimbi che mi hanno donato un sorriso per un semplice palloncino giallo che gli regalavo…meriterebbero molto di più, ma purtroppo non riuscirò mai a fare quello che veramente desidererei fare. Mi avete dato quello che non riesco ad avere dove risiedo, il piacere di stringere una piccola mano e vedere la felicità nei vostri occhi…

Ed infine ringrazio Lei, la venditrice di cianfrusaglie con il sorriso più bello del mondo… colei che con modi gentili ed educati, dopo mezz’ora di chiacchierata seduti in mezzo alla strada di Delhi mi ha chiesto se poteva offrirmi una tazza di thè nel baracchino che avevamo di fianco, dove il colore del latte che veniva utilizzato era fosforescente e le mosche le contavi a gruppi da 1000….non aveva niente e 3 figli da mantenere, ma voleva offrirmi un thè, perché scambiare solo tre parole con il sottoscritto le aveva fatto conoscere un altro pezzo di mondo che non potrà mai vedere …ciao a te che il sorriso mai dimenticherò….

Al prossimo viaggio….

dv





2 commenti:

Anonimo ha detto...

anche se non ero lì, ti ringrazio per le emozioni che mi hai trasmesso e che altro dire.. di fronte a quello che descrivi non ci si può altro che sentire infinitamente piccoli, piccolissimi perchè viviamo in un mondo dorato che, troppo spesso, non sappiamo apprezzare.
Tu invece sì e su questo non ho mai avuto dubbi.

P.S. la foto dell'anno per me è quella dei bimbi con palloncino!

Baci

Lu ha detto...

Meraviglioso.

Lu