Com'è "dura" la vita del maschio italiano medio

Non ci volevo credere ma appena ho aperto la mail l’oggetto recitava così: Vetto posso anch’io?


In realtà credevo che si trattasse della mail quotidiana del mio amico _____ dove invia del buonissimo materiale amatoriale e non, dove persone maggiorenni si divertono tenendosi compagnia nudi (non ho mai capito perché non vestiti…mah)…dicevamo: il post è di un mio amico e dopo aver letto le prime tre righe ho esordito con: Vetto questa è una bomba…!!!!!

Premetto che la “postina irriverente” può intervenire come e quando vuole.

La mail originale:

Ciao Vetto spinto da un senso di non sò che... ho deciso di inviarti il mio post. Non è un classic post: tradimento, corna o cose del genere, il mio è un post serio. Chiedo una parola di conforto…soprattutto!!!!

Allora: credo di aver fatto la figura di merda più grande del mondo. Minchia se mi vergogno a raccontarla, ma lo faccio lo stesso, tu sei uno stronzo e quindi ti meriti queste cose sul tuo blog. E’ stata la mia prima volta e sono sicuro che a molti sarà già capitato. Spero di avere parole di conforto anche dalla parte femminile.

Domenica ho “tentato” di far l’amore per la prima volta con la mia ragazza che frequento da circa un mese e purtroppo non si è svegliato…Vetto avrei voluto prenderlo a schiaffi!!!.. Vetto ne abbiamo passate tante (in tutti i sensi) ma porca puttana stavolta no… era la prima volta… e ciao; questo non ha voluto neanche saperne. Io dico va beh la prima volta sai.. l’agitazione, lei mi piace molto e quindi c’è quel non so che di tremarola…ma cazzo (nel vero senso della parola)…non era presente.

Non so a quanta gente potrà interessare tutto questo ma credetemi quando non ti risponde per tutta la notte ti senti veramente il peggior NERD della storia. Ma il bastardo ha dato segni di vita solo ed esclusivamente quando preso da un senso di sconforto l’ho portato alla toilette per orinare…LI SI E’ SVEGLIATO DAL COMA!!!... ma come stai, mi prendi anche per il culo!!!!

Dai… ho dato materiale per ridere e discutere, ma tutto REALE!!!… se non lo facevo con te dove cazzo avrei chiesto aiuto… noi uomini abbiamo l’orgoglio troppo corazzato per esporci a certe critiche.

Grazie e stammi bene… a presto.

Il Vetto risponde sul post al post:

A parte che se non ti tira il pinolo al sottoscritto poco importa, anzi sono contento perchè più e più volte ti ho ripetuto che quella è paragonabile benissimo al mio citofono… o meglio: il mio citofono ha più sex appeal di quella cosa lì... Ma poi brutto inetto che non sei altro quel “Vetto ne abbiamo passate tante” non ti sovviene che allude forse un po’ troppo… ti rammendo che tu hai sempre avuto una certa attrazione per i cassonetti, invece il sottoscritto ama fare la differenziata.

Concludo: ti ringrazio infinitamente di avermi ancora una volta stupito con la tua fragilità e la voglia che hai di condividere con me qualsiasi cagata che mi passa per la testa. Grazie ancora...e a presto. Da oggi ti chiamerò "sei e mezza"...(guarda bene le lancette)!!!



LA DONNA GILDA

Durante il week-end il mio secondo pensiero era sempre lo stesso, devo integrare la categoria delle donne. Ne manca una, effettivamente se ne sentiva la mancanza: La Donna Gilda.

Ho fissato lo schermo del pc per un’ora prima di arrivare alla conclusione che La Donna Gilda non puoi descriverla, ma puoi solo viverla.

Io ci provo e spero di avvicinarmi alla sua reale personalità.

La categoria della Donna Gilda è una categoria irriverente, sadica, “bastarda” e pungente (e qui ho detto tutto)… ma allo stesso tempo è la ciliegina sulla torta. Naturalmente la torta deve intonarsi con il colore del suo ombretto (ovvio).

Non ha mai un atteggiamento fuori luogo, anche perché la sua personalità si plasma in qualsiasi situazione. Attrae lo sguardo ma non risponde mai…La Donna Gilda può essere magnetica… ma non fissarla negli occhi altrimenti cadrai ai suoi piedi. Si muove principalmente in coppia ma bastano pochi minuti per creare attorno a lei uno stormo (qui ho detto tutto).


La donna Gilda è colei che ti sbatte la realtà in faccia, a volte la cruda verità, ma è il suo modo di farti capire subito che quella non è la retta via, anzi!!! La Donna Gilda non sbaglia mai… anzi trae conclusioni veritiere.

Ma da dove arriva questo capolavoro??

Dite più semplicemente il racconto, vi prego, come se vi ballasse nella lingua. Se lo gridate come fanno tanti attori, per me sarebbe come se le mie parole fossero affidate a un pubblico banditore.

E non trinciate l’aria con la mano. Trattate tutto con delicatezza, perché anche nel turbine, nella tempesta, nel vortice della passione dovete mantenere una certa misura che vi consenta la necessari a morbidezza.

Non siate nemmeno troppo molli. Lasciatevi guidare dalla discrezione. Accordate il gesto alle parole, le parole al gesto. Non andate aldilà dei limiti che la natura si dà con misura. Ci sono attori che ho sentito recitare, e perfino lodare da altri, che non avevano l’accento di cristiani o di pagani o nemmeno di uomini.

Si pavoneggiavano e muggivano in modo tale che ho pensato a qualche manovale della natura.

Era lui che si era messo a fabbricare certi uomini e non gli erano venuti bene, visto che imitavano la natura in modo orribile.

E ora andate. Preparatevi.


W. S.

Blues is easy to play, but not to feel

Chiedo venia a Lei…lo so a volte non resisto… specifico:
sabato sera pur avendo un centinaio di persone al mio fianco non ho resistito… per quei cinque minuti la mente del sottoscritto volava, rapito dal suono di pallini pieni e vuoti inseriti tra 5 linee… la musica mi strega, mi inebria.. distrugge la mia interazione con il resto del genere umano….le persone al mio fianco si imbarazzano, fanno anche finta di non conoscermi…ma non ci potete fare un cazzo...LUI ha il potere su di me… e sono fiero di essere suo!!!!
Rare occasioni mi fa essere quello che realmente sono…che ci crediate o no al solo pensiero mi tremano ancora le mani… Colui che riesce a far tutto ciò è un giovane che al tocco di quelle corde mi distrugge, colui che chiederò a San Pietro di poter conoscere. Molti anni fa un signore che di musica se ne intendeva molto più del sottoscritto mi consigliò l’ascolto di questo chitarrista…Pensavo e continuavo a ripetermi: “Ma che cazzo ha di speciale sto negro che strimpella con tutte quelle corde???”…”io uno così ce l’ho in casa, non è di colore ma alla chitarra ci da del tu lo stesso”… “ok ok va bene… suona bene la chitarra e buonanotte al secchio”…..il Vetto era molto acerbo…il Vetto era innocente…il Vetto non sapeva quello che gli aspettava.

Tarda sera, dietro l’angolo mi si ripresenta un cd con una copertina psichedelica..”che faccio?? studiato abbiamo studiato, la tele l’abbiamo vista… ma sì dai ascoltiamoci sto coso”.... parte la prima canzone, la seconda, la terza, la quarta e così via… alla numero 9 incominciavo a sudar freddo… inebetito, lo stomaco che si attorcigliava…lo sguardo fisso ed un unico pensiero…perché?????...che cosa mi hai fatto… chi sei, cosa mi hai trasmesso… io non ti voglio più, basta!!!! Era troppo tardi…ormai era entrato nella mia vita e non potevo più farci nulla…capii subito che non era mai stato inventato il vaccino per queste emozioni!!!
Resto ore ed ore a girovagare per casa…voglio capire la malattia che mi ha trasmesso…. ma nulla quelle cinque corde non mi mollano più… oramai fanno parte della mia vita… e quando sabato un esile ma soprattutto umile ragazzo ha provato a dare al popolo questa primizia era come tirare perle ai porci… gli sguardi che scrutavo erano di scherno verso quel ragazzo che mezz’ora prima faceva illuminare i loro occhi con Gianna Gianna e altre cagate simili…e poi ha USCITO dal cilindro questa magia…il ragazzo ‘ci ha provato…Ok siamo tutti d’accordo che non era LUI…ma ci ha messo sentimento, sfiorava il suono e mi ha trasmesso qualcosa.. è arrivata, l’ho sentita… bravo, grazie e continua così…Fregatene se quelli non hanno apprezzato… tu hai dato a me quello che loro in 40 anni di vita non hanno mai provato (quella era la media dell’età)…Dio che bello vedere lo sguardo di coloro che non capivano… che lo stomaco non gli diceva nulla…il cuore era staccato dall’anima…Sì, è stato solo per pochi, e sono fiero di essere considerato un mister “poco”… voi non potete averLo… LUI non vi merita.

Per chi non c’era il brano era LITTLE WING e lo “sporco negro” era/è/sarà un certo Jimi Hendrix

God bless you and see you….

Help Daniele...

Ciao Vetto….. ciao Daniele… a me non viene di chiamarti Vetto…
Hai chiesto di scrivere ed eccomi qui... come promesso ti ho inviato un post… spero di non essere il primo.. anche se vedo che nel blog non esistono altre firme.
Hai chiesto un tema di discussione e tra breve ti proporrò il mio.
Prima che pubblichi il tutto voglio ringraziarti… mi dirai “ma per cosa???”… perchè quello che andrò ad affrontare è una situazione che mi fa pensare giorno e notte… scriverlo rende tutto più facile…sarà per la coscienza o non so: tu sai quello che sto per dire e mi hai chiesto di pubblicarlo… da amico sei un “bastardo” perchè hai voluto l’esclusiva della gogna mediatica… stronzo… ma solo perché sei un amico con la A maiuscola ho accetttato.

Ragazzi/e ho una relazione telefonica (credo sentimentale) via sms con una ragazza ed io sono fidanzato.
Premetto che anche lei lo è….purtroppo sia io che lei non abbiamo il coraggio di affrontare la situazione… magari lei sì… ma sono io il cacasotto…
Sono fidanzato da 4 anni circa, ma solo grazie a lei rivivo certe emozioni che non credevo potessero ancora esistere in me…
Dani lo so che tutto ciò è assolutamente sbagliato ma quando leggo il suo nome sul display (ovviamente falso) nasce in me un altro io… che palle… HELP!!!
Il desiderio è quello di sfidanzarmi e poi provare questa nuova via… siamo d’accordo su tutto, ci diciamo cose che….lasciamo perdere… vedi ora mi sento una merda a dire e pensare certe cose.
Sono qui e mi chiedo perché non fare il salto… perché non avere le palle per farlo. Ma poi entra prepotentemente il pensiero della casa in cui sto convivendo, il mutuo, il pensiero del matrimonio che prima o poi arriverà…cazzo che casino…
Non so se scrivere all’interno del tuo blog sia stata un’ ottima idea, ma sicuramente ho alleggerito il peso che stanzia sul mio petto….

Ciao Daniele…

La Leva del 1977

I RAGAZZI DELLA LEVA DEL 1977

…chi a gennaio, chi a marzo, chi a giugno, chi a settembre oppure come il sottoscritto ad ottobre. Ma il comune denominatore è lo stesso: il 1977…!!
Purtroppo questa antica emozione potrà essere percepita da coloro che come me è nato in un paesino di 2000 anime scarse e qualche immigrato in Argentina.

TIRARE LA LEVA!!!

Sabato sera dopo la bellezza di 10 lunghi anni ci siamo trovati tutti per una cena.
Piccolo preambolo: tirare la leva è il gradino per entrare nella maggior età… c’è chi ha il ballo delle debuttanti e chi come noi tre giorni di permesso totale per diventare grandi… ho detto grandi non maturi. Il foulard al collo, il cappello, i manifesti per il paese, lo striscione in Piazza Corti e la bandiera dell’Italia con scritto: W LA LEVA DEL 1977.
Tirare la leva in passato significava rivedere tutti i tuoi coscritti prima della partenza per il militare: “se at sé non bòn par al Re at sarè nanca bon par la Regina”… magnifico.. amo il mio paese per questo… i detti popolari… tanto antichi quanto attuali!!!...Promesso dedicherò un intero post al mio paesino con aneddoti e protagonisti.
Dicevamo: dopo circa 10 anni ci siamo rincontrati… porca miseria ragazzi se NON siamo cambiati…ok solo qualche hanno in più…In tutti ho rivisto lo stesso sguardo della terza elementare, lo stesso modo di sorridere… eppure le nostre vite sono cambiate totalmente… c’è chi è in dolce attesa, chi è in procinto di sposarsi e poi come il sottoscritto è cresciuto solo anagraficamente. Però sono gli stessi sguardi di quando nel lontano 95 eravamo belli come il sole, con la muda* della festa e con il permesso di non tornare a casa fino all’alba.. nella settimana della leva ti sentivi un leone…
Ok… nascere a San Giorgio ha i suoi difetti e quanti… ma quando si intona la canzone, quella canzone... ti senti come il Giorgio che a cavallo sconfisse il drago con una lancia…

“O San Giorgio il popolo
proteggi dai perigli i tuoi fedeli figli”

Per noi e solo per noi la LEVA del 1977 era e sarà la migliore!!!!

Ciao ragazzi

dv

( * dicesi muda: vestito per la festa)

Il Barbiere di Siviglia

… è ora di salire in cattedra un secondino.

Tre o quattro giorni orsono mi trovai in quella selva oscura della Stazione Metropolitana di Turro.

Come sempre in collaborazione con il mio inseparabile Mp3 mi stavo godendo un pezzaccio di Jeff Buckley dall’album Grace quando all’improvviso sono stato distratto dal colloquio di 2 ragazzi, pressoché miei coetanei che discutevano dell’importanza che ha avuto e sta avendo Vasco Rossi nel panorama della musica italiana.

Ora non voglio entrare nel merito di un’artista che ha venduto milioni e milioni di dischi (grande invidia), ma sono dell’idea che, come disse Nick Hornby, “quando il tuo artista preferito taglia i capelli è un segnale che anche la tua carriera di rocker è alla frutta”. Devo essere sincero Vasco dal barbiere ci è andato parecchi anni fa. Il mio desiderio di entrare nella conversazione altrui era tale che alla fine ho dovuto desistere onde evitare di prendermi un bel “…ohhh cazzo vuoi..!!!

Ora l’esempio di Vasco non è il solo… vedi Pearl Jam ed Oasis. Per i primi dopo aver visto (su youtube ovviamente) il concerto al Pinkpop del ’92 non riesco a capire perché sembrino 5 morti sul palco eccetto Eddie (ormai gli do del tu). Per i secondi invece ringrazio Dio di essere stato un loro fan nel periodo di Definitely Maybe dove erano sporchi, drogati ed infilavano il loro “amichetto” in qualsiasi cosa si muovesse…quello era rock!!!!

Ho un paio di domande da porvi:

- qual è stato il vostro primo concerto?

- qual è stato il vostro VERO primo concerto.

Domani suoneranno gli Afterhours a Milano e se non sapete che combinare vi consiglio caldamente di fare un salto.

PS: Manuel ti prego almeno tu non tagliare i capelli!!!

DVD

...ma sto blog Vetto???

….la vita è nà chiavica.. e tu sei a vita mia!!!!
Principe Antonio “Totò” De Curtis

Cari amici buongiorno (è un inizio alla Oscar Grazioli – per chi lo conosce-), pochi giorni fa una persona che io stimo moltissimo e che cerco sempre di interrogare sui vari misteri di questo strano pianeta mi ha fatto una domanda cruciale, direi quasi “inaspettata”: “Senti Vetto..così in amicizia…ma sto blog che hai creato e che io ogni tanto visito…CHE CAZZO SERVE???...”

…mi ha spiazzato.. io che ho sempre una risposta per tutto sono rimasto a bocca aperta (se voglio riesco a venderti anche una stufa che funziona a ghiaccio)… ma in quel momento mi sono bloccato non sono più riuscito ad andare avanti…

Giorni dopo ho avuto l’illuminazione: QUESTO BLOG NON SERVE A NIENTE, o meglio QUESTO BLOG NON SERVE PROPRIO AD UN EMERITO CAZZO.

Subito ho pensato che la mia “leggera” mania di protagonismo questa volta aveva toppato, ma poi ecco il genio: ho capito cosa veramente serve questo blog.

Nella tarda ho cercato di elencare tutti i possibili utilizzi che questo ammasso di parole potessero servire, ed ecco una soluzione:

- visto che sono appassionato di teatro, ho deciso di portare in scena un' opera inedita. Una commedia basata sulle vostre risposte ed i vostri pensieri.
Quindi cari i miei pidocchi cercate di scrivere perché, qui lo annuncio, il giorno 05/10/2008 andrà in scena l’opera teatrale dal titolo. “IL BLOG DEL VETTO, IL VOSTRO BLOG”.

E' stato un piacere solo per voi,

DVD

Mi fai morire.....ma ti amerò sempre

Come non spendere 2 parole su quello che è successo domenica scorsa in quel di Parma. Sto parlando dell’ottava meraviglia del mondo.

Giuro scriverò solamente due parole sulla mia squadra del QQQUUUOOORRREE. La sola, la magica, la pazza… quella che ti fa soffrire, quella che quando ieri notte ho sognato serpenti: al risveglio ho subito pensato che erano tutti biscioni nerazzurri… L’INTER.

Molti autori hanno speso parole e sudore per descrivere questa “cosa”…sì perchè di "cosa" si tratta. L’Inter non è squadra, non è umana, non è palpabile, non si può toccare… è un qualcosa che hai dentro fin da bambino. Non siamo noi a scegliere lei, ma è lei che sa dove cercarci e darci la possibilità di credere che sia tua… ma è sempre il contrario.

Perché è lei che sceglie….Il perché è un mistero. Fin da piccolo devi avere coronarie forti, non puoi essere dell’Inter se sei debole di cuore. Perché quando in campo vedi 11 mercenari che vestono i colori più belli del mondo ti dimentichi quanto quelle merdacce guadagnino. Perché quando entri a San Siro e 80.000 cristiani incominciano a cantare “Peppino Prisco Prisco Prisco facci un gol” senti lo stomaco che si attorciglia, lo vedi ancora davanti ai tuoi occhi quando fuori dallo stadio di Berlino salta con noi all’urlo “Chi non salta rossonero è”. Perché Giacinto Falchetti non ha mai alzato la voce contro quel sistema che è anni luce lontano dalla sua vecchia Inter, quella di giocatori magri e con la canottiera di lana sotto la maglietta che pesava 3 Kg quando era sudata. Perché non vinciamo mai un cazzo ed ora che è il terzo anno consecutivo la gente si è accorta che forse il campionato è diventato un monopolio. Perchè chi è interista (come disse il Nostro avvocato) "prima di morire bisogna diventare Bilanista così al mondo ce ne sarà sempre uno di meno". Giuro potrei veramente tediarvi nel descrivere la passione e la fede che ho per questi colori. Ma ne uscirò in modo elegante, sulle note di una famosa canzone dal titolo “Can't take my eyes off you”..…. LA COPPA UEFA LA LA LA LA LALA COPPA UEFA..LA LA LA LA LA LA….


Sempre e comunque Forza Inter

Tirando le somme (part.1)

“…se guardi indietro ti accorgi di quanto tu hai fatto per te stesso e mai per gli altri. Nel mio caso per le altre..”

tratto dal film Alfie


Potrei iniziare con...“ma quanto sei stronzo Daniele”... “caro il mio-ex Vetto sei proprio una merda di uomo”…”ma quanto tempo ho perso con te… ok, certo... mi hai dato molto ed ora mi hai tolto tutto tes#[[@ di c[#@1)o”…ecco questa è stata l’ultima dell’ interminabile compilation.

Il pueblo si chiede… ma dove cazzo vuol andar a parare sto personaggio…Leggete tra le righe e capirete.

"… l’altro ieri la visione di una foto ha scosso quel poco di umano che a volte mi trovo nella parte alta sinistra del corpo… lì esatto, dove senti bussare qualcosa dall’interno…

La foto è di una mamma,(mia amica), con due micro-corpicini già sorridenti che si cercano…la cercano ed attendono di ricevere istruzioni…sì istruzioni. Due piccole creature che vogliono un significato delle loro future azioni….

Vi chiederete cosa tutto questo possa centrare con la prima parte del post…beh certe sere ti va proprio di tirare una riga (e non quella che pensate voi, menti malate) e ti avvicini a te stesso, ti avvicini a quel muscolo descritto precedentemente che accumula affetto, amore ma anche tutti i suoi antipodi. Ti chiedi se mai arriverà anche per te quel giorno… Io che mi esalto quando esco dal salto grabbando la tavola in rotazione 360 e sfracellandomi al suolo, io che mi esalto quando sento il vento scivolare sulla mia faccia e 8 ruote di gomma rotolanti sull’asfalto, io che mi esalto quando parte l’inizio di Alive dei Pearl Jam, io che mi esalto quando mia madre mi dice di abbassare lo stereo perché per lei Alive dei Pearl Jam significa solo alzare il volume della tele per vedere un attore e rivedere in lui suo figlio (per la cronaca questa settimana ero George Clooney – ti voglio bene), io che mi esalto quando per 2 mesi tra prove e debutti senti un applauso di 4 gatti che sono venuti a vederti a teatro e scoppi in lacrime dietro le quinte perché hai avuto la più bella emozione della tua esistenza, io che vedendo un ragazzo della tua età spingere una palla all’interno di un rettangolo bianco ti fa uscire tutta la rabbia in un urlo liberatorio, ed io che vedendo quella foto non riesco a capire perché non sono ancora pronto a stringere quella piccola mano e fargli capire che lo snowboard è uno stile di vita e non una moda, che i Pearl Jam valgono più di 10 Vasco Rossi o Ligabue, che la nonna alza la televisione anche quando è sola in casa perché tende alla sordità, che l’Inter ti farà soffrire ma sarà il tuo primo amore, che i pattini in linea sono come la vita, cioè quando sei con il culo per terra l’unica soluzione è rialzarsi ed andare avanti e che…. papà finora ha recitato per essere apprezzato".

Cinderella man


...che mezzo!!!
La cosa non può interessare a tutti, ma passare una sera con il proprio deretano sopra ad una Maserati Granturismo 500cv scarsi, è da raccontare. Recupero la "fantastica" (ribattezzata) alle ore 16.30 circa... capisco subito che non è come le altre, LA GENTE SI SPOSTA PERCHE' HA PAURA DI SFIORARTI: credo che il prezzo specchietto si aggiri sul migliaio di euro (escluso manodopera).
Per farla breve...me la menavo come il peggiore tamarro in circolazione, sempre con classe però!!!
Purtroppo come la zucca di Cinderella tutto termina e tutto finisce a tarda notte. Mi giro e con la coda dell'occhio vedo la cartelletta rossa seduta al mio fianco, dò un bacio al volante (evito di essere visto) e mi congedo.
Grazie di avermi dato la possibilità di essere tuo per un solo giorno....
PS: inutile dirlo al mio fianco mancava solo....

1075

Ore 00.35….

È vero dai.. tutti si sono sentiti per un certo periodo della loro vita la Jessica Parker di turno…. Ora credo che questo sia il mio momento..ok ok.. senza la sua visuale dal Greenwich sulla “mela”…

1075… vi chiederete voi.. un numero??.. sì, visto così può sembrare un numero ma in realtà è il numero, o meglio: è il numero del numero (che mai verrà selezionato).
Facciamo così: consideratelo per un attimo un semplice numero, ma in realtà solo lui sa veramente l’importanza di tutto ciò??

Le giornate passano, questo numero stenta ad uscire… non vuole essere preso in causa, non vuole essere il protagonista, non vuole creare scompensi emotivi, essere per una volta nella sua vita il numero più importante del mondo. Non ha il coraggio. Ancora un giorno, gli concedo ancora un giorno e poi lo stimolo, voglio fargli capire che lui è così importante.

1075… vi chiederete voi.. un numero?? Che importanza potrà mai avere questo millesettantacinque.

Nulla… è solo il numero della mia felicità…

Vi siete mai chiesti quale sia stato per voi il numero più importante della vostra vita… o quello che per voi potrà essere tale??

Notte……..

dvd

TIPI DI DONNA... (manuale d'uso)

La Fighetta

La categoria delle fighette, è composta essenzialmente da ragazze, in genere giovani (17-21 anni), che se la portano a spasso ridendo e scherzando con uno stuolo di amiche, in genere fighette anch'esse.

La fighetta non si caratterizza per una particolare bellezza: essa semplicemente è un tipo che sembra disponibile, da come si comporta, salvo poi rivelare un carattere da vera rompicoglioni nel momento in cui l'approccio diviene più esplicito.

La Gnocca

La classe delle Gnocche è composta da elementi di sesso femminile con elevato grado di attrazione. Caratterizzata di solito da forme assai piacevoli, è solita vestirsi in modo vistoso, gradevole e si distingue

per i suoi modi sensuali e spigliati.

Caratteristica fondamentale della gnocca è il tirarsela quel tanto che serve per fare passare la voglia, ai comuni mortali non dotati di conto corrente a 10 cifre, di tentare un

approccio, adducendo la solita frase "Naaa...se la tira troppo..."

La Cozza

Estremamente diffusa, la categoria delle cozze è composta da esemplari di sesso (forse) femminile che poco hanno di umano e molto di celenterato...

La cozza ha peso variabile, non necessariamente eccessivo, ma in caso di peso "normale", l'assenza di grasso non ne pregiudica l'appartenenza alla classe, dato che normalmente le sue forme assomigliano più a quelle di un coccodrillo che di una donna. Non di rado, la cozza, pur di darsi un tono, se la tira come e più della Gnocca, ottenendo come risultato una progressiva migrazione verso la categoria delle Brutte Zitelle Scassacazzi.

La Figa Standard

Categoria molto apprezzata, quella delle fighe standard è una famiglia di medio-bassa diffusione, composta essenzialmente da esemplari con alcune caratteristiche peculiari (o belle tette o bel culo, o altro..), ma in ogni caso di aspetto piacevole, discreta disponibilità al dialogo e grande versatilità morale.

La Figa Standard si accompagna spesso ad una o più Cozze, con le quali intrattiene rapporti di amicizia profonda, certa dell'assoluta impossibilita di una qualsiasi forma di concorrenza sessuale da parte delle amiche. Il difetto fondamentale della Figa Standard è una sua rapida declassificazione a Donna Elastico, non appena si rende conto della reale attrazione suscitata negli uomini.

Questo ne rende pericolosa la frequentazione per lunghi periodi di tempo.

La Figa Pazzesca

Rarissima specie di donna, caratterizzata da un aspetto da far sbavare, curve perfette, sorriso ammaliante e abbigliamento preciso, la Figa Pazzesca è una delle prede più ambite in ogni ambiente.

La Figa Pazzesca è dotata in genere di una notevole simpatia, ma spesso anche di scarsa intelligenza, che la porta a volte ad infilarsi in storie assurde con personaggi maschili che, pur di tenersela stretta, depauperano tutte le loro risorse economiche nell'attività di correlazione: aperitivi, cenette, locali notturni e, in non rari casi, droga.

La Figa pazzesca è, e rimane, un "cult" per ogni uomo che sia in grado di superare l'iniziale momento di euforia dato dalla conquista dell'esemplare.

La Donna Elastico

La Donna elastico è una delle specie più diffuse. Famiglia composta sia da esemplari nativi che da ex esemplari di Figa standard, la Donna elastico vive la propria esistenza tra N frequentazioni maschili, saltando da una all'altra con la stessa facilita con cui si cambia di abito.

Generalmente dotata di scarso senso dell'autocritica, la Donna elastico è convinta che in ogni caso il suo comportamento sia corretto, anche se contrario a qualunque morale, persino la propria.

Viene detta Donna elastico per la sua flessibilità nei rapporti interpersonali: essa non predilige una particolare persona, ma si deforma secondo le esigenze del momento, mantenendo al proprio interno una fortissima componente di cinismo.

Caratteristica intrinseca della Donna elastico, è la sua capacita di circuire gli uomini, facendogli credere di fare parte della famiglia delle fighette o delle Fighe standard, per poi dimostrare, con il tempo di essere molto più affine alla categoria delle Troie, rendendosi pertanto moolto pericolosa.

La Brutta Zitella Scassacazzo

Terribile esempio di come un essere umano possa degenerare, le Brutte zitelle scassacazzo sono una vera e propria mina vagante. Generalmente orribili, questi esseri circolano liberamente con tutto il loro pesante carico di odio e invidia verso tutti gli altri generi femminili, con la sola esclusione delle Cozze, con le quali intrattengono spesso rapporti di pettegolezzo.

Spesso la Brutta zitella scassacazzi è accompagnata dalla madre o dalla nonna, la quale fa opera di carità al mondo, sottraendole tempo che altrimenti sarebbe destinato alla devastazione dei rapporti altrui.

Purtroppo, però, le appartenenti a questa famiglia hanno in genere una predisposizione naturale al disbrigo rapido di tutte le faccende e lavori che altri esemplari eseguono in tempi standard, rendendo quindi difficile la loro alienazione da troppo lavoro.

Non sono rari i casi in cui la Brutta zitella scassacazzi, data la sua cronica inapplicazione sessuale, perde la testa per qualche esemplare maschile, subendo una temporanea trasformazione che la riporta alla famiglia delle cozze, dalla quale passa spesso alla famiglia delle Maialone orrende senza ritegno.

Tali transizioni sono generalmente temporanee, tranne in rari casi in cui l'esemplare migra definitivamente all'ultima categoria e ci resta fino alla vecchiaia.

La Donna in Carriera

La classe delle Donne in carriera sta avendo grandissima diffusione negli ultimi anni.

Questa categoria è sostanzialmente composta da donne provenienti da altre categorie, delle quali mantengono parte delle caratteristiche, aggiungendone di nuove che in alcuni casi si rivelano deleterie.

Una di queste nuove caratteristiche è l'atteggiamento "sotuttoioperchèmifaccioilculoinufficioenonvogliosentirecazzateperchèsonostanca!".

Derivata di questo atteggiamento è il cosiddetto "stress da troppi cazzi", inteso sia in senso morale che materiale.

Non di rado, infatti, pur di accedere alla categoria, le donne si prestano a innumerevoli compromessi, compresi quelli di natura sessuale. La febbre da carriera le costringe quindi, per mantenere il corretto "career improvement path", a costanti sessioni di seduzione sul luogo di lavoro, con notevole dispendio delle proprie risorse umane. Questo si riflette in modo molto negativo sull'eventuale partner maschile, il quale, giustamente, dopo alcuni mesi di tolleranza all'assenza di un normale equilibrio nella psiche della compagna, inizia a farsi un pochetto i cazzi propri, mollando, come si suol dire, la presa per dedicarsi ad una più sana attività da scapolone. La donna in questione, resasi conto di tutto ciò, in alcuni casi ritorna nella categoria di provenienza, ma di solito accede alla categoria delle Zitelle lavoratrici croniche

La Troia

Come da definizione, la Troia è colei la quale, pur di divertirsi, passa sopra a qualunque principio, morale o materiale.

Naturalmente portata ai rapporti interpersonali, la Troia predilige spaziare in ambienti ad elevata concentrazione economica.

In molti casi la Troia è di aspetto gradevole, ed è dotata di una notevole attrattività.

Essa è inoltre fornita di alcune capacita previsionali che hanno dell'incredibile: la Troia riesce, in moltissimi casi e con una semplice occhiata, ad intuire di qualsiasi uomo i seguenti dati: numero di conti correnti intestati, automobili possedute, fido della carta di credito, contanti posseduti nel portafoglio. Grazie a questa caratteristica, la Troia riesce ad approcciare qualunque uomo, sposato, fidanzato o libero, offrendo in modo più o meno evidente i propri favori sessuali ed iniziando una costante opera di drenaggio di

capitali, adottando la tecnica dello scambio 10minutidisesso-regalinodaalmeno300sacchi.

Caratteristica distintiva della Troia è una normale predilezione per tutti quei generi di abbigliamento che coniugano l'alta sensualità con la praticità di svestizione.

Altra caratteristica importante del loro vestiario, è la estrema capacita di trattenere ogni sorta di fluido organico maschile, in modo da poter utilizzare l'abito come arma di ricatto.

La Suora

Nella categoria delle suore, rientrano tutte quelle gentili signorine che, nonostante la loro disponibilità al divertimento e alla vita notturna, manifestano una presumibilmente totale amenità ai piaceri della carne.

Un comportamento tipico delle suore è il presentarsi come gentili, affabili, disponibili e soprattutto libere da ogni vincolo, suscitando una legittima curiosità negli esemplari maschili che frequentano, dato che molto spesso gli esemplari appartenenti alla famiglia in oggetto sono discretamente attraenti.

Il problema è che, come lascia intuire il nome della famiglia, le suore sono specializzate nel portare, più o meno volontariamente, gli uomini ad interessarsi sessualmente a loro, per poi opporre un secco rifiuto a qualunque genere di proposta anche solo blandamente erotica.

Frase tipica delle suore è: "Ma per chi mi hai presa? Per una che la da a tutti quelli che incontra?".

La frase, riferita al contesto è in effetti oggettivamente corretta, in quanto la suora, per definizione di classe, non la da assolutamente a nessuno.

Questo la porta spesso ad uno stato di eccezionale depressione (una donna senza cazzo si sciupa), che viene solitamente superato praticando delle feroci sedute di autoerotismo.

Come risultato di questo comportamento, la Suora tende con il tempo a migrare verso altre famiglie, soprattutto verso la famiglia delle Acidone, a volte in quella delle Zitelle lavoratrici croniche oppure, in alcuni rari casi, per compensazione di una vita di privazioni, nella categoria delle Ninfomani insaziabili.

La Maialona Orrenda Senza Ritegno (M.O.S.R.)

A questa famiglia appartengono tutti quegli esemplari femminili che, non disponendo di caratteristiche attrattive sufficienti ad attirare l'attenzione autonoma degli uomini, ricorrono al vecchio trucco di "sbatterla in faccia a tutti quelli che le capitano".

Riconoscibili per l'abbigliamento succinto, dal quale si evidenzia a colpo d'occhio la trabordanza della massa grassa, le M.O.S.R. o sono spesso dedite al bere, nonchè alla frequentazione di tutti quei luoghi di aggregazione dove abbondano degli esemplari maschili in astinenza forzata.

In alcuni casi, però, le M.O.S.R., si rivelano utili: capita infatti che qualche esemplare maschile, uscente da una relazione con un esemplare o di donna elastico o di fighetta o ancora di donna in carriera, frustrato dalla momentanea situazione di abbandono, trovi rifugio nelle attenzioni di una qualche M.O.S.R.

Questo avviene perchè spesso, le M.O.S.R., sono esperte in una qualche pratica erotica inusuale. Questo stimola la curiosità del maschio, il quale, dopo un breve periodo trascorso a farsi sollazzare dalla zozzona, la abbandona al suo destino per ricominciare a dedicarsi a prede più ambiziose.

La Zitella Lavoratrice Cronica (Z.L.C.)

Questa famiglia è strettamente legata alla famiglia delle donne in carriera.

In effetti si potrebbe definire come una sottospecie della donna in carriera, dato che normalmente l'atteggiamento è lo stesso, tranne che per alcune caratteristiche che ci permettono di distinguere una classe dall'altra.

La Z.L.C., infatti, ha perso il fondamentale interesse alla prosecuzione della carriera, in quanto ha spesso ottenuto uno stop forzato alla crescita professionale causato da un qualche errore di percorso.

Ad esempio: capita che una donna in carriera, nello svolgimento delle sue funzioni, cerchi di sedurre l'uomo di una qualche altra donna in carriera più in alto di lei nella scala gerarchica.

Questo porta la donna in carriera di rango più elevato a tramutarsi istantaneamente in femmina vendicativa, scatenando tutte le armi a sua disposizione per frenare l'avanzata della concorrente.

La poveretta (si fa per dire) si trova a questo punto sputtanata in tutto l'ufficio e, vuoi per la vergogna o per costrizione, si rifugia nello stakanovismo più feroce.

Questo la costringe ad abbandonare ogni velleità, sia in ambito professionale che privato, lasciandola dedita solo ed esclusivamente al lavoro.

Le Z.L.C possono provenire anche da altre categorie, ma difficilmente escono dalla loro condizione per mutare di classe.

La Ninfomane Insaziabile

Come il nome lascia intuire, la ninfomane insaziabile è quel tipo di ragazza, bella o brutta, che non può fare a meno di un pene per più di sei/otto ore.

La fame di sesso di queste donne è incredibile: esse sono addirittura disposte a raccattare i lavavetri agli angoli delle strade, pur di farsi infilare, anche se ovviamente preferiscono frequentare altri generi di esemplari maschili.

In alcuni casi davvero eccezionali, la ninfomane insaziabile presenta anche le caratteristiche esteriori della figa pazzesca.

In tal caso si parla di Pornodonna. La ninfomane insaziabile è una preda discretamente ambita, pur presentando lo svantaggio di non essere assolutamente affidabile dal punto di vista psicologico.

Chiunque si sposasse con una Ninfomane insaziabile avrebbe la virtuale certezza di essere cornuto già all'inizio del banchetto di nozze.

L' Acidona

La famiglia delle acidone comprende tutti quegli esemplari che, per un motivo o per l'altro, non sono in grado di passare una serata in compagnia senza scazzare con qualcuno del gruppo.

Caratteristica dell'Acidona, è la sua capacita di criticare qualunque frase le venga rivolta come se fosse un insulto nei suoi riguardi.

Ad un classico "Ciao, come stai?", l'Acidona risponde quasi immancabilmente "Che ti frega? Fatti i cazzi tuoi!".

Da questo comportamento ne deriva un generale disprezzo nei suoi riguardi, che la porta negli anni ad inacidirsi sempre di più, fino a sfociare nella categoria delle Isteriche.

La Tipa

Probabilmente la categoria più diffusa. Le tipe sono tutte quelle che si incontrano normalmente ad una festa, che ti chiedono se gli fai accendere, se gli cambi le mille lire, se gli reggi la borsa, ma con le quali non

si intrattengono discorsi che durino più di 30 minuti (a dire tanto).

In generale la Tipa si presenta come un esemplare femminile normale, salvo poi presentare caratteristiche che ne permettono una migliore classificazione in una delle seguenti sottofamiglie:

  • Tipa che la da
  • Tipa che non la da
  • Tipa che la darebbe ma ha il tipo
  • Tipa che te la faresti se non ci fosse la tua Tipa
  • Tipa che te la fai facendole credere che sei chissacchì e poi non la accompagni neanche a casa

Il Puttanone

Il puttanone è una curiosa deviazione della tipologia Troia.

Di norma, una Troia resta semplicemente Troia, e vive la sua troiaggine più o meno coerentemente.

In alcuni casi, si verifica qualcosa che porta la Troia a riconsiderare la propria condizione e, in una botta di moralismo incredibile, decide di non dedicarsi più al drenaggio di capitali.

Il fatto è che essa, ormai, è abituata a saltare da un membro all'altro con agilità.

Questo desiderio di uscire dal proprio schema classico "la da se cacci la lira", la porta ad intraprendere un cammino dove il bisogno di purgare la propria anima dall'istinto meretricio le impone di fornire favori

sessuali senza richiedere nulla in cambio.

Come risultato, Il Puttanone, scopa con le stesse modalità della Troia, ma non chiede nulla in cambio, se non il mero appagamento sessuale.

In questo dimostra un atteggiamento simile alla Ninfomane insaziabile, anche se il ritmo erotico è decisamente più basso.

Nel caso della Ninfomane insaziabile si tratta di bisogno fisico di cazzi, mentre il puttanone è più che altro spinto dalla scelta personale di essere disponibile ad ogni uomo.

La Pornodonna

Definire la Pornodonna equivale ad una solenne descrizione di uno dei desideri più osceni di molti maschi: una donna splendida, simpatica e soprattutto assetata di sesso più di qualunque altra cosa.

Chiaramente un esemplare del genere, può avere il suo campo di applicazione per un periodo massimo di 10 giorni...seguire il ritmo di una Pornodonna è pressocchè impossibile già se si è dei ricconi nullafacenti, figurarsi se in più si è tenuti al lavoro.

Una pornodonna rappresenta quindi un'impresa, nel vero senso del termine...ella si presterà a qualsiasi tipo di rapporto sessuale, in qualsiasi momento e in qualunque situazione; permetterà all'uomo di turno di passeggiare amabilmente abbracciato ad una ragazza splendida, abbandonandosi alla sacrosanta bastardaggine data dal poter comunicare a sguardi ai propri amici il famoso:"Guardate un po' chi mi scopo io...".

Tale sensazione, però, è destinata a durare poco, dato che la Pornodonna in questione non mancherà di tenere gli occhi aperti...ed in capo a poco più di un mese...tutti gli amici del gruppo avranno ottenuto lo stesso trattamento dalla suddetta, e gli sguardi saranno molto meno fieri...

L'Isterica

Definire l'isterica corrisponde a dare uno sguardo un po' a tutte le donne...tuttavia ci sono alcuni esemplari che fanno dello sclero la propria ragione di vita: L'isterica non si preoccupa minimamente della situazione, del momento, delle persone con cui ha a che fare, e si lascia generosamente andare a degli scatti di ira furiosa che in non rari casi sfociano in un vero e proprio attacco di violenza gratuita..

Il problema è che queste poverette, non si rendono conto del fatto che la pazienza umana ha un limite, quindi, giunte all'ennesimo scazzo feroce, quando cercano per l'ennesima volta di schiaffeggiare il povero cristo di turno, perdono i sensi e si risvegliano doloranti con il tatuaggio della mano di lui sulla faccia...

Di solito, a questo punto, cercano di rimediare con l'ennesima botta isterica, questa volta dominata dal pianto furioso...in soli 5 secondi, la faccia della sciagurata sembra flagellata da un monsone, con litri e litri di lacrime che si riversano al suolo, mentre dalla bocca le fuoriescono degli strani mugolii assolutamente incomprensibili.

Questi momenti sono estremamente delicati: MAI COMUNICARE L'INCAPACITA' DI COMPRENDERE CIO' CHE LA MATTA DICE!!

Il rischio minore è quello di riportarla allo stadio immediatamente precedente al pianto, ossia quando pretende di mandarvi al tappeto, quello maggiore è di ritrovarvi effettivamente al tappeto vittime di una feroce ginocchiata nelle parti basse.

Ecco perchè "non vinciamo mai" PS: forza Inter sempre

Vi racconto una storia che sembra una favola (triste) e invece è accaduta davvero. C'era una volta un bellissimo gatto nero. Viveva ad Appiano Gentile. Gli piaceva sdraiarsi sull'erba dei prati frequentati dai calciatori dell'Inter in allenamento. Loro giocavano, lui prendeva il sole e di tanto in tanto osservava con distacco felino quei matti in braghette che rincorrevano il pallone. Non aveva mai fatto del male a nessuno. Dormicchiava, sbadigliava, con la zampetta lavava il mantello nero. I suoi guai sono cominciati quando qualcuno lo ha notato ai bordi del campo: oddio un gatto nero! (...) (...) Siamo nel Terzo Millennio, le streghe sono state tutte bruciate alcuni secoli fa, ma esistono ancora degli imbecilli capaci di credere negli effetti malefici di un micetto scuro. E il nostro micetto scuro come il buio e dolce come il miele è stato preso di mira da un paio di calciatori: ecco, è lui l'untore, lui ci porta sfiga. Il povero gatto non ha più avuto pace. Veniva scacciato. Lo inseguivano forse per rifilargli una pedata al posto del pallone. Finché un giorno, un attaccante di nome Figo, un portoghese che non segnava un gol dalla presa di Troia, lo ha schiacciato con la Jeep. Oh, eliminato lo iettatore! Però, che campione di intelligenza, quel Figo. Il quale, la domenica dopo, viene utilizzato dall'allenatore Mancini nella partita contro la Juve, e si infortuna alla gamba. Stagione chiusa, forse carriera chiusa. Da quel momento l'Inter ha avuto solo tribolazioni, si è mangiata gran parte del vantaggio sulla Roma. Non era il micio nero che menava sfiga, ma chi lo ha ucciso, lo sfigato Figo. Ma ecco il miracolo. Mancini ha la buona idea di portare la squadra in visita al Papa, che ama i gatti di ogni colore (non essendo un cretino non è nemmeno superstizioso). Benedetto XVI ha ricevuto la comitiva e, dato che il suo nome è una garanzia, l'ha benedetta. La storia si chiude qui. Auguriamo all'Inter di vincere lo scudetto e di aver imparato la lezione: i gatti neri vivi portano buono, i gatti neri morti ammazzati con crudeltà sporcano la coscienza degli stolti. E gli stolti sono perdenti. Speriamo che il Papa "gattolico" abbia sistemato le cose. In ogni caso, se Figo mi attraversa la strada, mi tocco.

Vittorio Feltri

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